Agenda Digitale del Veneto 2020
L'obiettivo del "Progetto KPI Digitalizzazione" consiste nella misurazione del livello di digitalizzazione della società e dell'economia del Veneto e nella sua comparazione con altre regioni italiane e/o europee, attraverso infografiche dinamiche. Vengono analizzati 5 settori significativi:
La metodologia di calcolo del DESI Index, elaborata dalla Commissione Europea per un'analisi ed un benchmark a livello di stati nazionali, è stata adattata dall'osservatorio anche a livello regionale, tramite un lavoro di reperimento dei dati necessari per il calcolo ad un tale livello di dettaglio, talvolta complesso.
L'accesso a una connessione a banda larga veloce e affidabile (comprese le connessioni fisse e mobili) è cruciale nel contesto attuale, in cui i principali servizi sociali ed economici sono forniti online. Durante la recente crisi sanitaria, le reti hanno dovuto far fronte a una domanda notevolmente aumentata, mentre allo stesso tempo dovevano fornire servizi abilitati alla banda larga.
La connettività complessiva in Europa è migliorata, sia per quanto riguarda la domanda che l'offerta. Nel 2019, la copertura NGA è aumentata all'86% delle famiglie rispetto all'83% dell’anno precedente, mentre le reti fisse ad altissima capacità (VHCN) sono disponibili al 44% delle famiglie. I VHCN sono forniti su reti via cavo FTTP (Fiber to the Premise) o DOCSIS 3.1 (Data Over Cable Service Interface Specification). In tutta Europa il 78% delle famiglie aveva un abbonamento fisso a banda larga nel 2019, rispetto al 70% di 5 anni fa. In un periodo di 5 anni notiamo che sempre più persone stanno acquisendo servizi a banda larga di almeno 100 Mbps: la penetrazione ha raggiunto il 26% delle famiglie, cinque volte superiore a 5 anni fa. Le reti 4G coprono quasi l'intera popolazione europea, ma sono stati registrati pochi progressi nelle assegnazioni dello spettro 5G. Solo 17 Stati membri hanno già assegnato lo spettro nelle bande del 5G. L’Italia a fianco di Finlandia, Germania, Ungheria è tra le più avanzate in termini di prontezza al 5G.
I dati riportati nel sito http://bandaultralarga.italia.it/ del Ministero dello sviluppo economico delineano lo stato dei lavori per la diffusione della banda larga sul territorio italiano.
I comuni sono suddivisi in base allo stato di avanzamento dei lavori per gli interventi su fibra e wireless.
Ogni comune si trova in uno di questi stati:
- in programmazione
- in progettazione definitiva
- in progettazione esecutiva
- in esecuzione
- in collaudo
- terminato
Uso di Internet da parte dei cittadini 2
L'uso di Internet da parte delle persone è salito "alle stelle" durante la fase di lockdown per la pandemia da COVID-19. Il confinamento generalizzato ha dato origine all’uso ricorrente dei social media e di piattaforme di intrattenimento, nonché ai servizi di telelavoro, e-commerce ed e-government. Questa tendenza era già in atto prima della pandemia, poiché l'uso di Internet ha continuato ad aumentare con l'85% degli europei che navigava in Internet almeno una volta alla settimana (dal 75% nel 2014). L'uso delle videochiamate è cresciuto di più, dal 49% degli utenti di Internet europei nel 2018 al 60% nel 2019. Anche le attività di Internet banking e shopping sono più popolari, essendo utilizzate rispettivamente dal 66% e dal 71% degli utenti di Internet europei. Al contrario, solo l'11% ha completato un corso online.
Poiché le economie dell'UE si preparano alla ripresa, garantire che tali possibilità rimangano attive sarà una priorità. Una migliore infrastruttura delle telecomunicazioni svolgerà un ruolo chiave in questo.
Analizzando il dettaglio dei servizi cui le famiglie accedono con maggiore frequenza emerge la propensione veneta all’uso dei servizi a più alto valore aggiunto. Se nella navigazione per ottenere informazione o scambiare messaggi il veneto è in linea o lievemente sotto la media delle altre regioni, la famiglia veneta presenta una maggiore propensione nell’uso dei servizi bancari online (53% invece del 46% della media nazionale), piuttosto che nell’uso di servizi di pagamento o nel relazionarsi con la PA. Nel grafico: persone di 14 anni e più che hanno usato Internet nel 2019, per tipologia di servizio.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat
Le tecnologie digitali pongono sempre più nuove richieste e aspettative al settore pubblico.
Realizzare il pieno potenziale di queste tecnologie è una sfida fondamentale per le organizzazioni
governative. Un e-government efficace può fornire un'ampia varietà di vantaggi,
tra cui maggiore efficienza e risparmio sia per i governi che per le imprese.
Può anche aumentare la trasparenza e l'apertura. Questa dimensione misura sia il
lato della domanda che quello dell'offerta di servizi pubblici digitali e degli open data.
Gli open data (che rendono i dati accessibili per l'uso e il riutilizzo da parte dei ricercatori
e del pubblico in generale) hanno un enorme potenziale per creare nuovi prodotti e servizi
in molte aree come la sanità, i trasporti o l'energia. Gli open data sono considerati un fattore
abilitante per l'economia e sono quindi simili alle infrastrutture. Si prevede che la dimensione
del mercato degli open data nell'UE27 aumenterà da circa 184 miliardi di euro nel 2019 a circa
199 miliardi di euro nel 2025 in uno scenario di base, o a circa 334 miliardi di euro nel 2025
in uno scenario ottimistico.
Lo scenario di base presuppone che l'impatto degli open data cresca allo stesso ritmo del
PIL dell'UE, mentre lo scenario ottimistico ipotizza tassi di crescita più elevati sulla base
di numerosi studi e previsioni di esperti. Il potenziale per la creazione di posti di lavoro
attraverso la pubblicazione e il riutilizzo di Open Data sia nel settore pubblico che in quello
privato è significativo. Il numero di dipendenti che lavorano su Open Data nell'UE27 potrebbe
aumentare da 1,09 milioni nel 2019 a 1,12 milioni nel 2025 in uno scenario di base,
o a circa 1,97 milioni nel 2025 in uno scenario ottimistico. 3
Il completamento del servizio online si riferisce alla misura in cui i vari passaggi necessari per trattare con la pubblica amministrazione possono essere eseguiti completamente online.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat
Le tecnologie digitali consentono alle aziende di ottenere un vantaggio competitivo, migliorare i propri servizi e prodotti ed espandere i propri mercati. La trasformazione digitale delle imprese apre nuove opportunità e promuove lo sviluppo di tecnologie nuove e affidabili. Questa dimensione misura la digitalizzazione delle imprese e del commercio elettronico.
Uno dei principali ostacoli alla digitalizzazione delle PMI è il divario della conoscenza digitale, che è causato da bassi livelli di alfabetizzazione digitale tra proprietari, manager e dipendenti. Affrontare queste carenze sarà vitale per garantire una solida ripresa.
Poco prima della pandemia, l'integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese ha mostrato grandi differenze in termini di dimensioni, settore e anche Stato membro. Le imprese stavano diventando sempre più digitalizzate, con le grandi aziende al comando. Il 38,5% delle grandi aziende si affidava già a servizi cloud avanzati e il 32,7% utilizzava l'analisi dei big data. Tuttavia, la stragrande maggioranza delle PMI non stava ancora sfruttando queste tecnologie, con solo il 17% che utilizza servizi cloud e solo il 12% analisi dei big data. I migliori della categoria per questi indicatori sono: Malta con il 24% delle aziende che utilizzano i big data e la Finlandia con il 50% che si affida ai servizi cloud. Per quanto riguarda il commercio elettronico, solo il 17,5% delle PMI ha venduto online nel 2019, a seguito di un leggero aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2016. Al contrario, il 39% delle grandi imprese ha fatto uso delle vendite online nel 2019.
I dati evidenziano che le imprese venete sono ben posizionate in termini di connessione (banda larga) e di presenza sul web. Rispettivamente il 95% delle imprese con connessione fissa o mobile a banda larga, e il 78% hanno una presenza web. Ovviamente sono dati che non esprimono la "vera" qualità di queste connessioni e i servizi offerti dal sito delle aziende.
La crisi COVID-19 ha dimostrato che adeguate competenze digitali, che consentono ai cittadini di accedere alle informazioni e ai servizi, sono cruciali per l'intera popolazione. Le competenze digitali di base e avanzate devono essere rafforzate nei curricula scolastici e nelle offerte accademiche nei paesi dell'UE. Allo stesso modo, le competenze digitali sono anche essenziali per l'uso efficace di soluzioni per l'apprendimento a distanza, incluso il sostegno a scuole e famiglie, con particolare attenzione a coloro che sono a rischio di esclusione sociale (ad esempio, rendere disponibili attrezzature hardware e formazione).
L'anno scorso si è registrato a livello europeo un miglioramento sia delle competenze degli utenti di Internet (almeno delle competenze digitali di base) sia delle competenze avanzate (laureati in ICT e specialisti in ICT). Nel 2019, la percentuale di persone con almeno competenze digitali di base ha raggiunto il 58% (rispetto al 55% nel 2015). Gran parte della popolazione dell'UE, tuttavia, manca ancora di competenze digitali di base, anche se la maggior parte dei lavori richiede tali competenze. Nel 2018, circa 9,1 milioni di persone hanno lavorato come specialisti ICT in tutta l'UE, 1,6 milioni più di 4 anni prima. Tuttavia, rimane una carenza di specialisti delle ICT sul mercato del lavoro: il 64% delle grandi imprese e il 56% delle PMI che hanno assunto specialisti in ICT nel 2018, hanno riferito di posti vacanti difficili da coprire per gli specialisti in ICT. In Europa esiste anche un problema di equilibrio di genere in quanto solo uno su sei specialisti in ICT sono donne. Nel complesso, nella dimensione del capitale umano del DESI, Finlandia, Svezia ed Estonia sono le più avanzate. La rappresentazione della situazione veneta evidenzia come vi sia un significativo gap generazionale nelle competenze digitali mentre è meno marcata la differenza di genere.
Addetti che utilizzano il computer almeno una volta alla settimana (incidenza % sul totale addetti). Confronto tra gli anni 2018 e 2019 per le imprese con almeno 10 addetti.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat
Percentuali di laureati con lauree STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), per regione, anno 2019, suddivisi nei diversi gruppi di laurea.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Almalaurea
Nel corso del 2019 l'Osservatorio Agenda Digitale del Veneto ha voluto investigare la propensione
alla digitalizzazione da parte della porzione di imprese che per loro natura dovrebbero essere le
più innovative. Partendo quindi dal registro delle start up innovative con strumenti
di analisi “semantica” si è analizzato come nei loro siti web queste aziende dichiarino
la loro attenzione per i temi Industry 4.0 e per le tecnologie abilitanti
che rientrano nell’ambito di Industry 4.0.
Categorie di termini più utilizzati, nei siti web delle 152 startup e PMI innovative del Veneto individuate come coinvolte nell'industria 4.0; rilevazione luglio 2020.
Categoria | % |
Robotica e Automazione | 36.2 |
Internet of Things | 34.9 |
Intelligenza Artificiale | 21.7 |
Realtà Virtuale | 19.1 |
Blockchain | 14.5 |
Big Data | 12.5 |
Stampa 3D | 7.2 |
Cybersicurezza | 2.6 |
Cloud | 1.3 |
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale
Coppie di termini più utilizzate nei siti web aziendali delle startup e PMI del Veneto, rilevazione luglio 2020.
Coppia | % |
Automazione, IA | 11.6 |
IA, Blockchain | 11.6 |
IoT, Big Data | 8.7 |
IoT, IA | 7.2 |
Realtà Virtuale, IA | 7.2 |
IOT, Automazione | 5.8 |
Big Data, IA | 5.8 |
Automazione, Blockchain | 5.8 |
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale
Riprendendo il valore della digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione come fattore di crescita nell’uso delle tecnologie digitali, l’Osservatorio ADVeneto2020 ha indagato sull’offerta di servizi digitali e sull’uso che i comuni del Veneto fanno di internet per avvicinare i cittadini. Di seguito una tabella di sintesi dei risultati emersi.
Servizi offerti da 540 siti web di amministrazioni comunali del Veneto, luglio 2020.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati del Ministero dello sviluppo economico (https://bandaultralarga.italia.it/mappa/)
In questo scenario il Veneto parte in ritardo rispetto alle medie europee e nazionali ma con una prospettiva di rapida crescita e di recupero di posizioni in un orizzonte temporale triennale nel caso venissero rispettati i tempi originali del Piano Banda Ultra Larga finanziato dalla Regione ed attuato dal MISE.
Stato avanzamento fibra | Numero comuni | % sul totale |
---|---|---|
In programmazione | 22 | 3.8 |
In progettazione definitiva | 56 | 9.7 |
In progettazione esecutiva | 227 | 39.2 |
In esecuzione | 206 | 35.6 |
In collaudo | 61 | 10.5 |
Terminato | 7 | 1.2 |
Stato avanzamento wireless | Numero comuni | % sul totale |
---|---|---|
In programmazione | 22 | 3.8 |
In progettazione definitiva | 319 | 55.1 |
In progettazione esecutiva | 125 | 21.6 |
In esecuzione | 50 | 8.6 |
In collaudo | 63 | 10.9 |
Terminato | 0 | 0 |
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati del Ministero dello sviluppo economico (http://bandaultralarga.italia.it/mappa/)
Considerato il ruolo trainante che la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione riveste come fattore di crescita nell’uso delle tecnologie digitali, assume un particolare significato indagare come le Pubbliche Amministrazioni Locali affrontano il tema della digitalizzazione sin dalle i nfrastrutture di accesso.
Il grafico riporta la percentuale di comuni con collegamento a internet in fibra ottica, per gli anni 2015 e 2018. La linea arancione del Veneto viene confrontata dapprima con il valore italiano, poi con i valori delle vicine regioni Piemonte e Lombardia.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat
Percentuale di famiglie con accesso a Internet nel 2019
> 90% |
|
≤ 90% |
|
≤ 85% |
|
≤ 80% |
Il Veneto ha visto un'importante crescita del numero di famiglie che accedono ad internet, passando da una percentuale di circa il 45% del 2006 all’89% del 2019 in linea con la media europea .
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Eurostat
Se confrontiamo il dato delle famiglie venete con accesso ad internet con quello delle altre regioni italiane riscontriamo come a parità di trend di crescita il Veneto si collochi tra le regioni con le migliori percentuali di accesso.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Eurostat
Nella rappresentazione ogni bolla rappresenta una regione italiana (il Veneto è quella arancione) e indica la % di amministrazioni locali che rendono disponibili Open Data. L'elenco sulla destra riporta le diverse tipologie di Open Data considerate dall'Istat per l'anno 2018.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat/Eurostat
Banda larga* : imprese con connessione in banda larga fissa o mobile
Sito web: imprese che hanno un sito web/home page o almeno una pagina su Internet
Cloud (2018): imprese che acquistano servizi di cloud computing (CC)
E-commerce: imprese attive nel commercio elettronico nell'anno precedente
* Per la banda larga si considera l'indicatore Eurostat (DSL e altra fissa in banda larga).
I valori nella tabella sono espressi in %.
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Abruzzo | 86 | 72 | 24 | 12 |
Basilicata | 81 | 69 | 18 | 19 |
Calabria | 89 | 66 | 13 | 29 |
Campania | 94 | 58 | 18 | 16 |
Emilia-Romagna | 96 | 84 | 27 | 16 |
Friuli-Venezia Giulia | 92 | 73 | 30 | 12 |
Lazio | 84 | 64 | 22 | 13 |
Liguria | 80 | 66 | 13 | 11 |
Lombardia | 93 | 80 | 28 | 14 |
Marche | 93 | 68 | 15 | 11 |
Molise | 89 | 63 | 11 | 9 |
Piemonte | 94 | 76 | 22 | 13 |
Puglia | 81 | 50 | 16 | 13 |
Sardegna | 94 | 55 | 22 | 14 |
Sicilia | 86 | 51 | 10 | 11 |
Toscana | 88 | 69 | 19 | 17 |
Trentino Alto Adige | 92 | 84 | 24 | 25 |
Umbria | 95 | 71 | 27 | 13 |
Valle d'Aosta | 94 | 73 | 14 | 20 |
Veneto | 95 | 78 | 25 | 12 |
Italia | 91 | 72 | 23 | 14 |
EU28 | 92 | 78 | 26 | 20 |
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat/Eurostat
Persone di 16-74 anni con alti livelli di competenza digitale per sesso e classe di età. La media europea (EU28) per l'anno 2019 è del 33%, mentre per l'Italia è del 22%.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat (BES) e dati Eurostat
Competenze digitali per sesso e regione di appartenenza.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale su dati Istat (BES)
Percentuali di un insieme di keywords nei siti web aziendali delle startup e PMI del Veneto, rilevazione luglio 2020.
Fonte: elaborazioni Osservatorio Digitale
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